La letteratura teatrale italiana e l'arte dell'attore 1860-1890 di Oliva Gaetano - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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La letteratura teatrale italiana e l'arte dell'attore 1860-1890

  • Autore: Oliva Gaetano
  • Editore: UTET Università
  • Isbn: 9788860081322
  • Categoria: Arti ricreative. spettacolo. sport
  • Numero pagine: XVI-329
  • Data di Uscita: 22/03/2007
26,00 €
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Oggi siamo abituati a considerare il teatro come la fusione di diversi aspetti: il testo, la regia e la recitazione. In realtà, quanto adesso ci appare scontato, è frutto di una radicale trasformazione che maturò in Italia alla fine dell'Ottocento (per la precisione tra il 1860 e il 1890). Come mostra Gaetano Oliva in questo libro, infatti, prima era l'attore a dominare: si costruiva le parti, si organizzava la regia e spesso modificava come meglio credeva il testo in modo da poter primeggiare. Era molto comune che i testi di Shakespeare o Ibsen o Cechov venissero tagliati e riassemblati in funzione delle esigenze dell'attore. Fu solo nella seconda metà del XIX secolo che cominciò a delinearsi la nuova figura del drammaturgo professionista, che non era al servizio stabile di una compagnia, né voleva scrivere per attori o per capocomici, ma intendeva produrre testi originali. Il tramonto del Grande Attore lasciò lo spazio alla nascita di una nuova figura: quella del regista. Questi era l'esperto addetto alla supervisione generale dell'opera ed era colui che acquisiva il compito di interpretare l'idea dell'autore, ponendosi come intermediario tra il testo e l'attore.

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